Riscoprire il territorio attraverso la cultura del cibo e valorizzarlo con la cucina della tradizione, proponendo anche ricette completamente dimenticate e ingredienti poco conosciuti, con un controllo di qualità totale su tutta la filiera. E’ la mission della Trattoria Visconti di Ambivere, che vanta una storia familiare di quattro generazioni.
Ognuno ha la sua storia
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Dal 15 aprile al 15 giugno 2024
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La promozione comprende
Stuzzichino di benvenuto
Strudel salato con verdure primaverili
Risotto con fragoline di bosco e Strachitunt
Nosecc con polenta
Semifreddo al croccante
Caffè
Piccola pasticceria
Compresi acqua minerale,
Sangiovese di Toscana Doc Biologico Fattoria le Fonti (1 bottiglia a coppia).
Promozione valida tutti i giorni pranzo o cena tranne il sabato sera e la domenica a pranzo.
Prenotazione esclusivamente al link https://www.trattoriavisconti.it/it/prenota/tavolo
specificando che si intende usufruire della promozione RistorantiBergamo.
La storia
«E’ iniziato tutto con il bisnonno Leone, nel 1932 – racconta Daniele Visconti, che si occupa della sala e della fornitissima cantina, mentre la cucina è affidata al fratello chef Roberto -. Proponiamo una cucina bergamasca consapevole, che si basa sui prodotti del territorio cucinati secondo le usanze di un tempo, meglio se coltivati direttamente da noi».
Una consapevolezza che passa soprattutto dalle materie prime. Accanto al ristorante, infatti, c’è l’orto con le più svariate erbe aromatiche da utilizzare come basi e condimenti per le ricette: dalla santoreggia fino al rabarbaro, passando per liquirizia e borragine. In questo orto antico, tenuto in vita da generazioni per rifornire la trattoria con ingredienti genuini e davvero a km 0, si coltivano anche svariati ortaggi che si alternano nelle stagioni e c’è persino uno spazio dedicato alla varietà autoctona di mais rostrato dell’Isola, varietà Ambivere. «Raccogliamo a mano queste pannocchie piccole e rosse – spiega Daniele – che vengono trasformate in farina di mais per la nostra polenta, accompagnamento classico per quasi tutti i secondi piatti». Non manca il frutteto, indispensabile per realizzare le conserve casalinghe, insieme a quello che la famiglia Visconti definisce il “giardinpollaio”: 300 metri quadri di terreno per far scorrazzare polli e galline, davvero nostrani. Per tutte le altre carni proposte nel menù, la trattoria si rifornisce da piccoli allevatori locali selezionati.
Questo affascinante mondo di una volta che continua a vivere accanto al ristorante si può visitare, così da avere la massima consapevolezza di quello che finisce in tavola, e riscuote successo soprattutto tra i bambini che si possono divertire anche nel giardino estivo. Il mais raccolto nel terreno accanto alla trattoria non serve solo per la polenta, regina del menù, ma anche per un dolce antico: la Maiassa, una torta di mais con fichi secchi e uva americana. Mentre il piatto simbolo sono sicuramente i Casoncelli di nonna Ida, realizzati con la ricetta di famiglia del 1932.
Grande attenzione anche ai formaggi del territorio, come lo Storico Ribelle o la Mascherpa, ormai quasi dimenticata. «Per conservare la memoria storica della nostra terra – continua Daniele – proponiamo i formaggi di cui si sta perdendo il consumo, soprattutto affinché i piccoli produttori non siano obbligati a smettere».
La cantina è fornitissima e conta circa 900 etichette, delle quali un centinaio bergamasche: può vantare il premio speciale Slow Food come Miglior carta dei vini d’Italia. «Siamo stati premiati per la selezione di piccoli produttori – racconta orgoglioso Daniele -: un riconoscimento importante frutto di una ricerca meticolosa e della conoscenza diretta dei viticoltori». Ma non è tutto. La Trattoria Visconti si è appena aggiudicata la prestigiosa Chiocciola nella guida Osterie d’Italia Slow Food edizione 2020, con la seguente motivazione: «Una famiglia con un unico obiettivo: far star bene l’avventore. Dall’accoglienza alla carta dei vini, dall’orto alla scelta dei produttori e alla cucina, tutto è curato nei minimi particolari».