La storia
Cristian ha l’entusiasmo di chi questo mestiere lo ha sempre avuto nel sangue: chef del locale insieme al papà, fin da piccolo ha coltivato la passione per la cucina e il cibo. «Mai forzata dalla famiglia che ho sempre visto cucinare ai fornelli – racconta -. Per me il cibo è il condimento naturale della vita». E non poteva essere altrimenti se si pensa che, con la famiglia Iuliano, protagonista dell’accoglienza e della sala del ristorante, insieme a Nives, c’è la moglie di Cristian, Giulia Delia, che arriva dal mondo della pasticceria e che al locale offre sempre nuovi spunti per dessert fatti in casa. Con una ricetta speciale, opera in questo caso di Cristian: «Immancabile il nostro Tiramisù, nella sua semplicità è tra i dolci più amati e richiesti» commenta lo chef.
Ed è proprio la semplicità alla base della filosofia del locale di via Pitentino 16: «Insieme alla passione per la cucina, del cibo e del vino. Un vero e proprio amore nel creare i piatti, abbinarli al giusto vino, raccontando la storia delle materie prime, delle scelte culinarie fatte, di come «ogni giorno la nostra tavola è servita con accoglienza, con l’entusiasmo del primo giorno».
E nel raccontare i piatti si spiegano le origini di un prodotto: «Penso al vino scelto e prodotto da una cantina toscana che ha investito su un appezzamento di terra in Abruzzo, colpito dal terremoto: quel vino ha con sé una storia speciale da condividere con i nostri ospiti e che racconta anche il nostro modo di fare ricerca e di investire sul territorio».
Territorio anche bergamasco: «I formaggi della Val di Scalve, per esempio, presenti in molte nostre ricette, così come prediligiamo i prodotti stagionali per dare valore alla qualità e a una cucina che faccia bene». Una cucina che Cristian definisce «genuina, ma anche rapida, diretta – spiega -. Che mantiene intatto il prodotto, soprattutto per i piatti di mare».
Una cucina che premia il gusto, la tradizione: «La nostra tavola è pensata a come quella di casa. Tutto gira attorno a questa filosofia del mangiare bene e genuino. C’è l’accoglienza, il calore dell’intimità e piatti che siano espressione di un pasto casalingo, emozionale, che arrivi al cuore». Le padrone della sala sono Nives e Giulia, mentre in cucina ci sono Cristian con papà Gianni. Che non scorda mai di mettere in menù il risotto, cavallo di battaglia di sempre. «Come quello allo stracchino della Val di Scalve con ristretto al Valcalepio». Un sapore intenso, un gusto genuino, in un piatto che racconta di terra e di ricordi.