La passione per le cose buone e genuine è il filo conduttore che attraversa la storia dell’Hosteria del Vapore, locale all’insegna della tradizione e della qualità a Cicola, borgo di origine romana, nel corpo centrale del Castello dei Conti Suardo, risalente al X secolo. Hosteria è storia, tradizione, è ristorante ed enoteca, shop ed esperienza.
Usciamo a cena!
Menu a 50 € per persona se il tavolo è composto da donne e uomini, a 40 € per persona se il tavolo è di sole donne.
Menù
Entrée di benvenuto
Assaggio di salumi con gnocco fritto
Risotto con Scanzo e Strachitunt
Bocconcini di Capriolo con polenta
Crostata di fichi
Acqua e caffè
2 calici di vino che saranno
Valdobbiadene Casa Coste Piane
Valcalepio Pecis
Promozione valida lunedì e giovedì a pranzo e cena, sabato e domenica a pranzo.
La storia
Un progetto che affonda le sue radici al lontano 1870, il locale è sempre stato gestito dalla famiglia Berzi, oggi arrivata alla sesta generazione di osti e realtà storica certificata dalla Regione Lombardia.
«Il nome deriva da un vecchio treno a vapore che transitava nella strada adiacente ad inizio ‘900 – spiega Stefano Berzi -. Faceva tappa proprio fuori dal locale per caricare acqua e carbone, riempiendo il ristorante con i suoi sbuffi. Tutt’oggi è presente in una delle sale l’antica biglietteria, cosi come l’insegna originale, che abbiamo deciso di onorare rendendola il nostro logo». Nell’Ottocento era una tavola calda, che faceva mangiare i viaggiatori, negli anni l’evoluzione di un progetto che ha sempre garantito la tipicità della materia prima, il desiderio di sperimentazione e il valore dell’accoglienza.
Storia e tradizione: «La passione per le cose buone e genuine è il filo conduttore che attraversa la nostra storia, e crediamo fermamente che essa sia l’unica via possibile per portare in tavola la nostra filosofia» continua. Lo spiega bene la scelta delle materie prime, provenienti da piccoli produttori con cui il locale ha legami solidi dettati da continue ricerche, così come si evidenzia dalla carta dei vini, frutto di un’accurata selezione di piccoli artigiani, composta da più di 400 etichette e imperniata su vini naturali, scevri di chimica e figli del loro territorio». Vini artigianali, giovani: una scelta all’insegna della sperimentazione: «Come in cucina, dove la ricerca è continua» continua Stefano. Con un caposaldo: mamma Monica è la tradizione e memoria di molti piatti: «Che sono all’insegna della tipicità bergamasca, ma non solo grazie alle influenze e contaminazioni che abbiamo acquisito negli anni». Contaminazioni trentine, grazie alla nonna Teresina, ma anche francesi e uno studio sempre più d’eccellenza per quanto riguarda la qualità del servizio che Stefano cura personalmente.
«La nostra cucina è una cucina legata al territorio e rivisitata in chiave moderna, con sapori semplici ma nitidi, preparazioni legate a Bergamo, con un’ampia scelta di carni e formaggi a fare da contorno. Se dovessi consigliare un percorso, partirei dalla nostra selezione di salumi e formaggi con il gnocco fritto stirato e cucinato al momento. Di primo la zuppa di cipolle e gruviera, d’ispirazione francese, e un secondo a scelta tra le nostre lumache alla Trentina e la punta di vitello». Sulla carne un’attenzione particolare: «Abbiamo due celle di frollatura, con carne italiana, europea e anche americana, da preparare alla griglia».
E c’è anche una chicca: «Una Cigar Room che nasce con l’intento di dare un servizio esclusivo, dedicato ai clienti dell’Hosteria e agli amanti del fumo lento – spiega Stefano -. In questa sala appartata e a ventilazione accesa, abbiniamo al sigaro del cliente numerosi distillati che abbiamo in mescita tutti i giorni».